L’esondazione del fiume Toce nella bassa Ossola ha provocato ingenti danni alle abitazioni e agli insediamenti produttivi. In particolare, per quanto riguarda la sanità pubblica veterinaria l’emergenza si è evidenziata con la morte di diverse centinaia di animali che si trovavano al pascolo nei prati adiacenti il fiume Toce, nei Comuni di Premosello Chiovenda ed Anzola d’Ossola. Gli allevatori coinvolti sono stati Hor Fiorenzo che ha perduto l’intero gregge, circa un migliaio di ovini, caprini, e due asini; Hor Kevin che è riuscito a portare in sicurezza il suo gregge ma mancherebbero all’appello circa 200 animali; Bonfandini Marco Noel ha perduto l’intero gregge con circa 200 tra capre e pecore, di diversi allevatori, oltre a due vitelli; Manni Massimo circa 30 capre.
Il Servizio veterinario della ASL VCO si è attivato già nella mattina di domenica 4 ottobre, quando, man mano che le acque si ritiravano dall’area alluvionata, venivano alla luce centinaia di carcasse di animali morti. E’ stata creata subito una UCL (Unità di Crisi Locale) con il Sindaco di Premosello Chiovenda, il Sindaco di Anzola d’Ossola e il Comando provinciale dei Carabinieri Forestale. E’ stato contattato il coordinamento provinciale dei volontari di Protezione Civile e allertato il Presidio Multizonale di Prevenzione Veterinaria della ASL di Novara che, a sua volta si è coordinato con i PMPV di Alessandria, Torino e Cuneo. Nella giornata di domenica due squadre di Protezione Civile di Torino, già in loco, sono intervenute per iniziare il disboscamento e permettere l’accesso alle carcasse sepolte sotto le piante, nella zona del bosco Tenso a Premosello Chiovenda.
Il problema principale subito evidenziato è stato da un lato la estrema distribuzione degli animali morti in un vasto areale difficilmente raggiungibile dai mezzi di scavo, dall’altro la necessità di personale che potesse fisicamente recuperare ogni singolo animale e collocarlo nei punti dove fosse stato possibile l’accesso ai camion autorizzati al trasporto di materiale ad alto rischio. Questi problemi sono stati evidenziati nella riunione operativa di lunedì alla presenza del Vice Presidente della Regione Piemonte , che guidava la delegazione recatasi nei luoghi colpiti dal disastro.
Nella giornata di lunedì i Carabinieri Forestale hanno iniziato la georeferenziazione e la mappatura delle carcasse disperse in un vasto areale boschivo; il lavoro concluso nella giornata di martedì avrebbe permesso di localizzare 670 animali.
Lunedì 5 ottobre il servizio veterinario dell ASL ha coordinato il recupero delle carcasse degli animali di Bonfandini: considerato il numero limitato e la concentrazione degli animali in un’area abbastanza ristretta nel Comune di Anzola d’Ossola, in accordo con il Sindaco e sentiti il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio di Igiene Pubblica, sono state fornite le prescrizioni per permettere l’interramento in sicurezza.
Per quanto riguarda invece il gregge disperso nei boschi adiacenti al fiume Toce, non essendo possibile l’interramento in loco, è stato effettuato il recupero fisico degli animali da parte del personale del servizio veterinario e dei PMPV che hanno inviato sul posto nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì, 7 operatori e tre camion autorizzati al trasporto di materiale ad alto rischio, mentre il Comune di Premosello Chiovenda , la Protezione civile , e i volontari hanno messo a disposizione mini escavatori, pale meccaniche e ragni per il sollevamento delle carcasse. Man mano che le carcasse venivano recuperate, venivano collocate nei mezzi dei PMPV autorizzati al trasporto di materiale ad alto rischio. Da questi venivano poi trasportati in sicurezza al poligono militare di Cuzzago e trasferiti nei container all’impianto di distruzione. Al termine dei tre giorni di lavoro sono state recuperate e inviate alla distruzione 960 carcasse di ovini e caprini (oltre a due asini).