Dal primo settembre non si pagherà più il superticket sanitario su visite ed esami ambulatoriali, a prescindere dal reddito.
Lo annuncia l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte e coordinatore nazionale della Commissione Salute, che il 28 agosto proporrà alla Giunta regionale di recepire la circolare del Ministero della Salute sull’abolizione della quota fissa relativa alle prestazioni specialistiche ambulatoriali prevista dalla legge di bilancio nazionale.
Il provvedimento entrerà in funzione per tutte le prestazioni ambulatoriali erogate dal 1 settembre 2020, senza bisogno di una specifica richiesta da parte del cittadino.
Il risparmio per gli utenti piemontesi, nel solo periodo da settembre a dicembre 2020, è stimato intorno ai 18 milioni di euro.
Secondo l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte si tratta di un’azione di indubbia equità nell’accesso alle cure, che riporta tutte le Regioni sullo stesso piano, eliminando le sperequazioni che si erano create nella diversa applicazione regionale della norma (in Piemonte il superticket era applicato in rapporto al valore economico della singola ricetta), oltre che andando nella giusta direzione di avvicinare sempre di più la Sanità pubblica al cittadino.