Dall’inizio dell’epidemia COVID 19 che si è sviluppata nel VCO nei primi giorni di marzo, l’ASL ha posto una particolare attenzione alle strutture residenziali per anziani con particolare riferimento al controllo e monitoraggio dei contagi tra ospiti ed operatori.
Complessivamente nelle strutture presenti nel territorio dell’ASL VCO sono stati eseguiti tamponi su 1580 persone, considerando che, a ciascuna persona il protocollo prevede la esecuzione di almeno due tamponi, il numero di tamponi eseguiti è stato superiore a 3000 esami.
Nella maggioranza dei casi sono stati infermieri e medici dell’ASL che si sono recati presso le strutture per l’esecuzione del tampone, in alcuni casi i tamponi sono stati eseguiti, con il materiale fornito dall’ASL, da dipendenti delle strutture stesse che, con questo aiuto, hanno consentito all’Asl di effettuare tamponi in altri sedi. I tamponi sono stati processati sino al 14 aprile presso il Laboratorio dell’Ospedale Maggiore di Novara, successivamente, grazie alla donazione dell’Unione Montana Valli dell’Ossola, presso il Laboratorio dell’Ospedale Castelli di Verbania
Le strutture coinvolte sono state 16, in alcuni casi i prelievi hanno riguardato tutti gli ospiti e/o operatori, in altri casi solo una parte di questi, nei prossimi giorni i tamponi verranno estesi anche alle restanti strutture.
I criteri di priorità adottati sono stati di natura clinica ed epidemiologica, generalmente si è posta una particolare attenzione agli operatori, allo scopo di controllare la loro salute e il rischio di contagio nei confronti degli ospiti.
In particolare delle 1580 persone sottoposte al test, 1030 (65%) sono stati operatori delle strutture e 540 ospiti (35%).
Tra i 1030 operatori sottoposti al test 885 (86%) sono risultati negativi e 145 positivi (14%)
Tra i 540 ospiti sottoposti al test 331 (62%) sono risultati negativi e 209 (38%) positivi.
Complessivamente i numeri indicati documentano una situazione che necessita ancora di interventi di monitoraggio e controllo e il mantenimento e l’adozione di tutte le misure di igiene ed organizzazione all’interno delle RSA utili a contenere la diffusione dell’epidemia.
Questi interventi associati all’azione diagnostica e di vigilanza che l’ASL manterrà nei prossimi giorni, potrà consentire di mantenere il fenomeno in una dimensione lontana dalla drammaticità registrata in altre zone d’Italia.
Ultimo aggiornamento 2 Settembre 2020 alle 10:06