La SOC Geriatria dell’ASL VCO insieme all’Istituto Comprensivo Filippo Maria Beltrami di Omegna, ha promosso un progetto realizzato dagli allievi della scuola media classe II B con le loro insegnanti dedicato ai nonni dei ragazzi e alle persone anziane ricoverate nei reparti COVID o ospiti delle RSA del nostro territorio.
Come il ragionier Bianchi delle “ Favole al telefono” di Gianni Rodari i ragazzi hanno letto delle storie brevi, che sono state scelte proprio tra alcuni di questi racconti, e le hanno registrate per poterle inviare tramite smartphone o computer ai loro nonni o per offrirle ad altri anziani.
Rodari nel suo libro “ Favole al telefono” aveva immaginato una bambina che tutte le sere aspettava che il suo papà, lontano da casa per lavoro, telefonasse per raccontarle una storia perché, altrimenti, non sarebbe riuscita ad addormentarsi.
Ora, a fare fatica a prendere sonno dopo una giornata trascorsa in casa, spesso da soli, senza potere vedere i loro familiari, specialmente i nipoti, carichi di ansie per le notizie sull’infezione da Coronavirus sentite in TV sono le persone anziane, i soggetti più fragili in questo periodo di pandemia.
L’idea, venuta ai Geriatri dell’ASL VCO che in questi mesi avevano visto manifestarsi negli anziani di cui si prendevano cura tanti segni di disagio come conseguenza non solo dell’infezione da SarsCOV-2 ma anche delle misure di prevenzione che consigliavano di “stare a casa” e di limitare le relazioni sociali, è diventata un progetto che ha visto coinvolti studenti della classe II B e alcuni loro docenti: la prof.ssa Alampi, insegnante d’Italiano, la prof.ssa Poletti insegnante di Arte e la prof.ssa Mignosi, insegnante di Matematica e Scienze ma, anche, “animatrice digitale”, nuova e necessaria figura all’interno della scuola nata in questi tempi di didattica a distanza.
L’iniziativa ha stimolato la lettura, il disegno, l’utilizzo pratico della tecnologia ma anche il cuore dei ragazzi che di queste storie che hanno letto e trasferito, con delle illustrazioni realizzate da loro, su una piattaforma digitale. Hanno fatto un dono di Natale per i loro nonni e, accettando di metterle a disposizione del Servizio di Geriatria, anche per le molte persone anziane che si trovano ricoverate in ospedale nel reparto Covid ed in RSA.
Un aiuto, un segno di vicinanza per affrontare l’ansia e la condizione di solitudine che spesso gli anziani vivono in questo periodo di pandemia ma anche un esempio di come la collaborazione tra servizi diversi, in questo caso Scuola e Sanità possa concorrere alla promozione della salute e del benessere dei cittadini sia nell’immediato che negli effetti che si vedranno a distanza attraverso lo sviluppo nelle nuove generazioni di capacità di sensibilità ed attenzione verso le persone che vivono in condizioni di fragilità
Un piccolo esempio di come la creatività unita alla collaborazione e alla competenza di medici ed insegnanti possa portare, anche in tempi così difficili, le giovani generazioni ad esprimere e fare crescere le loro potenzialità e, nello stesso tempo, realizzare azioni concrete per essere d’aiuto e di conforto alle persone più fragili.