Il 16 e il 17 aprile 2019 dalle 9 alle 16.30 presso il Centro Commerciale le Isole di Gravellona Toce Guida Sicura in collaborazione con Cooperativa Vaima, partner educativo Ipercoop.
Il progetto coniuga la conoscenza dell’influenza della pubblicità con le scelte commerciali delle bevande alcoliche utilizzando metodologie educative interattive. Si propone la guida di simulatori auto e moto per provare, in sicurezza , i rischi dell’alcol alla guida e percorso stradale da compiere indossando occhiali che consentono di percepire gli effetti dell’alcol nel compiere azioni semplici quali il camminare.
Sono coinvolte 5 Classi quarte dell’Istituto Ferrini di Verbania.
Il 18 e il 19 aprile dalle 17 alle 22 presso il Centro Commerciale le Isole ASL VCO in collaborazione con Ipercoop e Centro Commerciale propongono alla popolazione due giornate di sensibilizzazione e counseling sugli effetti dell’alcol e della cannabis alla guida.
Le attività comprendono l’uso degli stessi strumenti di simulazione unitamente alla somministrazione di un questionario anonimo che mira a verificare lo stile e la percezione dei propri consumi e alla misurazione dell’alcolemia.
L’ 8 aprile 2019, sostenuto dal Comune di Stresa, in collaborazione con il comitato genitori della Scuola Media Rebora e l’Asl Vco, è andato in scena lo spettacolo teatrale “Life styles, safe lives” della compagnia Prevenzione Teatro. Una trasmissione radiofonica / teatrale con pubblico dal vivo, con ritmo e stile ironico a tratti irriverente. La radio come “contenitore” di tante piccole rubriche che con stile ironico e divertente comunicano dati precisi, informazioni importanti sui corretti stili di vita per il pubblico di adolescenti presenti. Uno spettacolo vivo che ha coinvolto il pubblico con domande e quesiti a cui rispondere attraverso quiz e interviste dirette.
Il Tema principale dello spettacolo è stato quello dei corretti stili di vita e per l’occasione focalizzato sui danni da tabacco, alcool, sostanze stupefacenti.
In scena Filippo Arcelloni e Enzo Valeri Peruta, che hanno guidato per un’ora il giovane pubblico lungo un percorso chiaro e diretto ai ragazzi, senza ipocrisie e falsi moralismi, usando un linguaggio ironico e divertente e alternando i momenti di ilarità a quelli di riflessione.
Sono state coinvolte cinque classi terze della Scuola media di Stresa
Nel 2016 nel mondo oltre 3 milioni di persone sono morte per cause correlate all’abuso di alcol e oltre 1 milione di questi decessi sono avvenuti all’interno della Regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). I dati 2017 ci dicono che sono circa 35 milioni gli italiani sopra gli 11 anni di età che consumano bevande alcoliche (20 milioni di uomini e 15 di donne); di questi più di 8,6 milioni (il 23,2% dei maschi e il 9,1% delle femmine) hanno una modalità del bere a rischio. Il dato più allarmante riguarda i minori (circa 800 mila) ai quali la vendita e somministrazione di bevande alcoliche sarebbe vietata sino ai 18 anni, i giovani sino ai 24 anni di età e gli anziani (2,7 milioni).
L’esposizione all’alcol è causa di circa 41 mila accessi nei Pronto soccorso, con diagnosi principale di abuso di alcol episodico, e di 57 mila ricoveri ospedalieri, il 42% dei quali ha come diagnosi principale una condizione alcol-correlata. Nell’ASL VCO nel 2018 i ricoveri ospedalieri con diagnosi principale alcol correlata sono stati oltre 200.
Sostiene Emanuele Scafato (direttore dell’Osservatorio Nazionale Alcol dell’Istituto Superiore di Sanità, nel maggio 2018) “quanto sia fondamentale che gli interventi di sanità pubblica vengano orientati a innalzare la conoscenza e la consapevolezza della popolazione sull’impatto del consumo di alcol per la salute e in particolare sulle quantità che rientrano nell’abitudine al bere “moderato” (10 grammi di alcol puro al giorno). Tuttavia questa soglia non deve essere rappresentata come un parametro di riferimento assoluto, dal momento che in determinate persone (giovanissimi e anziani) o in determinate situazioni (comorbidità o assunzione di farmaci) la medesima quantità può essere rischiosa. Va inoltre precisato che non esiste una bevanda alcolica – vino, birra o superalcolico, breezer, cocktail o amaro che sia – meno rischiosa: è la quantità di alcol nel sangue che nuoce”.
Prosegue Scafato “Ci sono altri fenomeni che favoriscono il consumo rischioso di alcol: l’ampia disponibilità fisica ed economica delle bevande alcoliche e la normalizzazione sociale di attività che legano all’alcol eventi culturali, sportivi o musicali e propongono un modello di “bere felice”.
In Italia la scarsa risposta di salute pubblica agli episodi d’intossicazione trovano la loro origine in una disapplicazione delle norme e nella normalizzazione sociale del bere ma anche in una sempre più pervasiva appropriazione di prerogative di pretesa prevenzione da parte di settori del mondo della produzione che negli istituti scolastici propongono iniziative rivolte ai minori sul “bere consapevole” lì dove le linee guida del ministero della Salute indicano e consigliano consumo zero sotto i 18 anni d’età”.
Ultimo aggiornamento 2 Settembre 2020 alle 10:01