In relazione alle comunicazioni stampa del Sindacato CISL- Funzione Pubblica Orientale e visto il tenore e i contenuti delle stesse, l’Azienda Sanitaria ritiene necessario premettere e precisare quanto segue:
- è notoria la carenza di personale in generale e che le aree di assoluta criticità sono da registrarsi nelle diverse specialità di personale medico e nelle professionalità infermieristiche;
- è notizia già di questi giorni come ci si stia attivando per la carenza di personale in accordo con l’ Assessorato della Sanità Regione Piemonte e con la Rappresentanza dei Sindaci per verificare la possibilità di finanziare e promuovere un progetto territoriale per aumentare l’ attrattività e l’accoglienza di professionisti sanitari;
- sui temi organizzativi e gestionali dell’ Azienda Sanitaria ci si è più e più volte confrontati con le RSU e le Organizzazioni Sindacali di categoria;
- su temi specifici di natura contrattuale come previsto dalle norme sulle relazioni sindacali l’Azienda si relaziona con le rappresentanze dei lavoratori ai fini della individuazione delle soluzioni che possano trovare la massima documentata convergenza.
In un momento in cui appare attivato un virtuoso percorso corale di valorizzazione e promozione del territorio appare fortemente immotivata e irresponsabile la posizione assunta dal Sindacato su temi esposti in modo generico e non documentato, anche su argomenti di natura contrattuale che hanno già trovato larga convergenza con le altre Rappresentanze dei lavoratori.
E’ necessario ricordare che le relazioni sindacali prevedono un sistema di rappresentatività e di consistenza delle decisioni a maggioranza democratica come prevedono i fondamenti della nostra civile Istituzione e rimaniamo stupiti e perplessi dell’approccio assunto da un grande Sindacato il cui apporto proattivo può certamente avere maggiore spessore nel rispetto delle regole poste ai fondamenti delle dialettica contrattuale.
Screditare l’Azienda Sanitaria, per di più elencando fatti non corrispondenti alla realtà, oltre che rischiare di penalizzare le azioni in corso, risulta offensivo soprattutto per tutti coloro che, con coscienza e professionalità, lavorano quotidianamente anche nelle difficoltà per dare risposte sanitarie di qualità ai cittadini.
L’Azienda Sanitaria rimanendo comunque disponibile al confronto che le Istituzioni preposte riterranno opportuno attivare, non potrà che valutare un percorso di tutela in tutte le sedi sia per chi la rappresenta sia per i suoi operatori.