Viste le dichiarazioni apparse sugli organi di informazione in questi giorni si rendono opportune alcune precisazioni:
- l’Azienda Sanitaria ha sempre monitorato i tempi di attesa per le prestazioni ambulatoriali e per i ricoveri programmati e anche grazie a finanziamenti regionali si è provveduto ad implementare l’attività per un recupero delle liste di attesa dopo la sospensione dell’erogazione di alcune prestazioni prevista dal DIRMEI nel periodo di pandemia da Sars-Cov2.
Le prestazioni urgenti e non differibili (cosiddette classi U e B) sono sempre garantite, e lo sono state anche nel periodo di pandemia, nel rispetto dei tempi previsti dalle norme.
- I tempi di attesa rilevati per prestazioni programmabili vanno letti in modo omogeneo e analizzati tenuto conto che lo standard regionale è calcolato su tutte le sedi erogative, che nel nostro territorio sono sia gli ospedali a gestione diretta che le strutture accreditate convenzionate. Sicuramente si registrano alcune difficoltà nell’erogazione di prestazioni per le quali la richiesta è molto elevata e la criticità nel reclutamento di professionisti medici si registra anche nel nostro territorio.
Pertanto estrapolare alcuni dati dal contesto risulta fuorviante.
- Nel corso del mese di aprile è stato attivato presso gli ospedali di Verbania e Domodossola il CUP Verde, servizio riservato agli utenti che in uscita da una visita devono prenotare un ulteriore accertamento o una visita di controllo prescritta dallo specialista. L’obiettivo è quello di delineare un percorso privilegiato per tutte le attività di controllo per utenti presi in carico dai nostri specialisti.
- La carenza di personale medico è purtroppo un tema che sta mettendo in crisi il SSN italiano e un territorio come il VCO ne sta risentendo maggiormente, come tutti i territori periferici.
Molti sono i bandi pubblicati da questa Azienda e risultati deserti. Inoltre questa situazione sta inducendo alcune figure mediche a mettere in discussione il proprio percorso professionale, comunque a fronte di alcune dimissioni volontarie si stanno registrando positivamente alcune richieste di assunzione sia in mobilità e sia da chi, alcuni mesi or sono, aveva presentato le dimissioni.
- L’affidamento di servizi di assistenza medica esternalizzata al fine di garantire la continuità dei servizi dovuta ad una grave carenza di personale medico è presente in molte altre Aziende Sanitarie e federazioni come Federsanità e Fiaso lo hanno più volte evidenziato alle Istituzioni e ai rappresentanti politici e potrà essere superato solo grazie a scelte che consentiranno un sistema differente per accedere al lavoro negli ospedali pubblici, nei servizi territoriali pubblici e nei corsi di specializzazioni.
Paiono pertanto del tutto infondate le affermazioni sulla presunta omissione dell’assistenza sanitaria in quanto tutte le azioni che l’Azienda ad oggi ha messo in essere sono finalizzate ad evitare l’interruzione di servizi e ad assicurare il mantenimento dell’offerta sanitaria nei due presidi ospedalieri e nei servizi territoriali per garantirne la prossimità pur con aggravio di oneri economici per l’intero sistema.
L’Azienda Sanitaria si è sempre resa disponibile nei contesti istituzionali e nelle sedi deputate al confronto, come la Rappresentanza dei Sindaci, per informare gli interlocutori sulla situazione e sulle azioni da intraprendere, come nel periodo della pandemia che ha visto frequenti incontri per un aggiornamento dei Sindaci sulla situazione che il territorio e le strutture sanitarie stavano vivendo.
Si ritiene che in questo momento particolare per il sistema sanitario la creazione di infondati allarmismi sia deleterio sia per il personale che quotidianamente opera con professionalità e impegno anche per superare le criticità che per i cittadini che rischiano di perdere la fiducia nelle nostre strutture, che presentano molti servizi di qualità e che sono superiori a molte altre realtà piemontesi. E’ bene sottolineare che anche in questi periodi si riesce ad attrarre un numero significativo di pazienti da altri territori risultando in aumento la mobilità attiva, pur operando in strutture con criticità che, ci auguriamo, quanto prima possano essere superate con le decisioni che l’Ente deputato alla programmazione sanitaria saprà assumere in collaborazione con i rappresentanti istituzionali del territorio.
In un contesto di oggettiva difficoltà la collaborazione tra le Istituzioni può essere sicuramente più produttiva per informare i cittadini sulle opportunità offerte dalle nostre strutture e sulle corrette modalità per l’accesso alle prestazioni.
Quanto alle accuse di immobilità alla Direzione Generale rispetto alle criticità presenti, esse sono inaccoglibili e il riscontro puntuale a queste dichiarazioni è stato formulato e trasmesso al Presidente della Regione e all’Assessorato Regionale alla Sanità, e per conoscenza al Prefetto e al Procuratore della Repubblica.
Si ricorda che presso l’ASLVCO è attivo l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico al quale si possono rivolgere tutti i cittadini e le Associazioni di volontariato che necessitano di chiarimenti, informazioni o che intendono presentare segnalazioni che otterranno risposta nei tempi consentiti dalla complessità dei casi proposti.
Nell’occasione si comunica che l’Azienda Sanitaria sta verificando la possibilità, in occasione della campagna vaccinale di richiamo Covid19 prevista massivamente per i prossimi mesi, di riattivare i centri vaccinali a Verbania, Domodossola e Omegna, oltre che alcuni periferici come le Case della Salute, già sperimentati con buon riscontro per le precedenti somministrazioni. Potranno essere confermate solo le sedi compatibili con le norme applicabili ai servizi sanitari, essendo superato quel momento di emergenza che ci ha coinvolto nel periodo 2020/2021. Ci si impegna fin d’ora a cercare soluzioni alternative per offrire un servizio di prossimità anche alla comunità verbanese. Per questa sede, dovendo sostituire il Teatro Maggiore, (che ha servito egregiamente ma deve ritornare alla sua destinazione d’uso naturale) si ringrazia il Sindaco per aver messo prontamente a disposizione altri locali, che allo stato tuttavia non hanno superato l’esame di idoneità.
In conclusione si intende ringraziare ancora una volta tutti gli operatori che con abnegazione, professionalità, passione e senso del dovere garantiscono quotidianamente i servizi sanitari e rassicurarli che saranno verificate alcune esternazioni al fine della tutela loro e dell’Azienda.