In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, Fondazione Onda ETS organizza la 4a edizione dell’(H) Open week nella settimana dal 21 al 27 novembre 2024 con l’obiettivo di incoraggiare le donne vittime di violenza a rompere il silenzio e avvicinarle alla rete di servizi antiviolenza, che può offrire percorsi di accoglienza protetta e progetti di continuità assistenziale e di sostegno, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto.
Attraverso gli ospedali con il Bollino Rosa che hanno al loro interno percorsi dedicati e i Centri antiviolenza che prenderanno parte all’iniziativa, saranno offerti gratuitamente servizi clinici e informativi, consulenze e colloqui.
«Anche quest’anno l’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’esistenza di diversi tipi di violenza, oltre a quella fisica e sessuale. Esistono, infatti, violenze verbali, psicologiche e persino economiche, che possono culminare o meno in episodi di stalking e di violenza fisica. È importante sottolineare come il controllo che può essere esercitato su una donna non scaturisce solamente dalla forza fisica, ma anche dalla volontà di controllare e limitare la sua libertà personale in tutti i sensi, con lo scopo di isolarla e lederne la dignità .Fondazione Onda ETS, ogni anno, vuole dare un aiuto attivo e concreto per proteggere e aiutare le donne in difficoltà, garantendo per una settimana servizi gratuiti a sostegno delle vittime di violenza incoraggiandole così a uscire dalla spirale del silenzio, della profonda sofferenza e solitudine. Voglio ringraziare inoltre la Prof.ssa Alessandra Kustermann, Presidente SVS Donna Aiuta Donna S.C.S per la collaborazione in questo progetto», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda ETS.
L’iniziativa rientra in un progetto più ampio realizzato nel corso del 2024 che ha previsto diverse attività, tra cui un’ampia campagna di comunicazione con l’obiettivo di ridurre i pregiudizi culturali radicati nella società che portano a percepire in maniera distorta la figura della donna e a creare situazioni di violenza nella vita quotidiana.
«La violenza, anzi meglio declinata al plurale ovvero le violenze, fanno ormai parte integrante della nostra esistenza quotidiana, le “ragioni” con cui vengono spiegate risultano davvero molto flebili (es. “quel ragazzo ha guardato la mia ragazza”). Su giovani uomini e giovani donne si perpetuano “esercitazioni” di violenza incredibili, anche quando la vittima è ormai morta. Che il fenomeno riguardi anche i giovani non è sorprendente: a sbalordire è soprattutto che anche i giovani maschi si scatenino per inezie contro i loro coetanei, e che, comunque, nonostante il trascorrere del tempo continuino a essere donne, giovani o anziane, oggetti di violenza sessuale, e non solo sessuale dei maschi. Oggetti, tra l’altro, che non possiedono la capacità di essere assenzienti. Una sorta di paradosso, che tuttavia viene considerato all’ordine del giorno. Ma le ragazze e le donne di qualsiasi età (purtroppo, è poco studiato il femminicidio in età avanzata) faticano a denunciare perché sanno che saranno poi loro stesse a essere messe sotto processo, come accade visibilmente. Un merito da attribuire oggi alle donne: parecchie donne celebri non esitano a evidenziare le molestie subite da bambine, nonché che le violenze e il sessismo nell’emisfero del ciò che avviene dietro uno spettacolo, un’opera teatrale o cinematografica, benché poi questi due ultimi permangano a risultare invisibili. Le violenze cancellano e tormentano la psiche di molte ragazze e donne di diversa età, fino all’anzianità. La Fondazione Onda sta adoperandosi al massimo affiche ciò non accada in nessuna parte del nostro mondo», dichiara Nicla Vassallo, Professore ordinario di Filosofia Teoretica, Ricercatore Associato dell’Isem/C.N.R., Alumna del King’s College of London, Membro del Comitato d’Onore della Fondazione Onda ETS.
L’Azienda Sanitaria Locale VCO partecipa all’iniziativa attraverso gli operatori della Direzione delle Professioni Sanitarie offrendo gratuitamente alle donne un info point per suggerimenti e colloqui presso il DEA dell’Ospedale Castelli di Verbania, nei giorni 21-22-25-26-27 novembre, dalle ore 14,00 alle ore 16,00, senza prenotazione.
La Direzione Generale ringrazia il personale per aver partecipato a questa importante iniziativa e invita le donne ad approfittare dell’opportunità offerta da professionisti altamente qualificati su questo specifico aspetto della vita che, purtroppo, riguarda ancora molte donne.